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Consultazione dei dati VAERS statunitensi (2019/2022)


Consultazione dei dati VAERS statunitensi (2019/2022) (VACCINE ADVERSE EVENT REPORTING SYSTEM)


La maggior parte della Stampa e dei Media italiani riportano, in modo e forme diverse, informazioni, notizie e critiche riguardanti i possibili Effetti Avversi da Vaccino Covid-19, lasciando sempre nell’ombra le fonti ed i relativi criteri procedurali, dalle quali i dati vengono presi e proposti, ma invocando sempre la scienza come protettrice degli scriti e dei contenuti. Esistono vari registri degli effetti avversi dei vaccini, trai quali uno dei più importanti e seguiti è quello del VAERS (Vaccine Adverse Event Reporting System) degli USA. Si tratta, è bene precisarlo subito, di un database che riceve segnalazioni di tipo “passivo”, vale a dire sono elencate solo le reazioni avverse che qualcuno si è preoccupato spontaneamente di riportare; quindi si tratta di dati sicuramente sottostimati. Entro questi limiti metodologici, i dati VAERS (1) pubblicati (2) sono utilizzabili utilmente a scopo di ricerca, perché erogano altresì una possibilità di recuperarli minuziosamente dal 1991 in poi, è stata fatta una cernita e un’elaborazione di quelli attinenti all’ultimo quadriennio: 2019, 2020, 2021, e 2022. È stato scelto come riferimento il 2019 non essendo presente un “vaccino” per il COVID-19 oltre ad essere poco distante dai giorni attuali.


Nel 2019 non essendo ancora presenti i prodotti genici sperimentali per “proteggere” dal Sars Cov-2 non ci fu, ovviamente, alcun effetto avverso (0% even4 avversi covid). In quei tempi gli effetti avversi, 59508 casi registrati negli USA, riguardarono principalmente l’herpes zoster, la varicella e lo pneumococco; le altre vaccinazioni menzionate (3) in calce, pur essendo singolarmente di “modesta” entità, procurarono il 42% di effetti avversi (4).



Anche se la vaccinazione di massa contro il Covid prese piede nel 2021, le somministrazioni svolte nel 2020, per testare i nuovi “vaccini” poi inoculati a partire da dicembre 2020, aprirono già una bella fetta pari al 18% dei casi.



Il 2021 è stato l’anno dove le altre vaccinazioni hanno rilevato solamente il 6% delle avversità (pneumococco “addirittura” <0,5% dei casi complessivi) pur rimanendo ciascuno di essi più o meno alla pari dei relativi casi degli anni precedenti; da questo trambusto emerge un incremento del 1200% (milleduecento percento) di effetti avversi rispetto al 2019, dovuto, guarda caso, al nuovo “vaccino” sperimentale.



Nel 2022, essendo diminuite le pozioni somministrate, ovvero, passando da prima e seconda inoculazione ai richiami booster, e constatando che ha inciso su un minor quantitativo di esseri umani, tra volonterosi e recalcitranti, si è ridotta la percentuale dei complessivi effetti avversi dopo l’anti-COVID-19, calando dal 94% all’84% dei casi.



Concludiamo mostrando un grafico riepiloga4vo degli effe< avversi di quest’ul4mo quadriennio che, tra l’altro, non necessita altre parole.


 

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Il Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS) è un programma statunitense per la sicurezza dei vaccini, co-gestito dai centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle mala@e Centers for Disease Control and Prevention (CDC) e la Food and Drug Administration (FDA). L'obiettivo di questo strumento è quello di individuare eventuali reazioni avverse talmente rare da non essere apparse all'interno dei test clinici.

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